Ci sono luoghi che sembrano sospesi tra terra e cielo, e il Mustang è uno di questi. Antico regno himalayano, incastonato tra Nepal e Tibet, il Mustang è un altopiano arido e spettacolare, dove le montagne sfiorano i 7.000 metri e i villaggi sembrano scolpiti nel vento.
Partire da Jomsom, cittadina a 2.700 metri di quota, significa lasciarsi alle spalle il mondo moderno e iniziare un viaggio a ritroso nel tempo, lungo un anello equestre che attraversa canyon, fiumi sacri, monasteri buddisti e villaggi in pietra. Ma i veri protagonisti di questa avventura sono loro: i cavallini del Mustang.
Piccoli, robusti, sicuri su ogni tipo di terreno, questi cavalli autoctoni sono cresciuti respirando l’aria rarefatta dell’Himalaya. La loro resistenza è sorprendente: affrontano salite ripide, sentieri vertiginosi e altitudini elevate con passo fermo e instancabile. E con loro, si ha la sensazione di poter andare ovunque.
In sella si raggiungono luoghi remoti come Lo Manthang, l’antica capitale fortificata, e i villaggi di Ghami, Charang o Chhusang. Lungo il cammino si incontrano mandala scolpiti nella roccia, stupa colorati e pastori di yak. Ogni giorno è un’immersione nella spiritualità e nella bellezza cruda dell’Asia più profonda.
Il rientro a Jomsom chiude un cerchio fatto di polvere, vento, incontri e silenzio. Un viaggio che non è solo geografico, ma interiore. E che, grazie ai piccoli cavalli del Mustang, lascia un’impronta indelebile nel cuore…
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